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20 dicembre 2016 Legge di bilancio 2017/2019: approfondimento novità per il lavoro  
Area Normativa

Legge di bilancio 2017/2019: approfondimento novità per il lavoro  

 

Il Senato della Repubblica, nella seduta del 7 dicembre 2016, ha approvato la Legge Finanziaria 2017, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”, già approvato dalla Camera dei deputati.

L'obiettivo della manovra è quello di favorire lo sviluppo e l’occupazione mantenendo la finanza pubblica sotto controllo.

La nuova legge di bilancio entrerà in vigore il primo gennaio 2017 e sarà valida per il triennio 2017-2019.

In sintesi le principali novità in ambito amministrativo e del lavoro.

  • Pensione: prevista l'introduzione della 14 mensilità per i redditi più bassi.
  • Elevazione della no tax area, ossia l’ampliamento del reddito minimo non tassabile a tutti i pensionati indipendentemente dall’età che non verseranno Irpef se hanno reddito complessivo fino agli 8000 euro.
  • Flessibilità in uscita per i lavoratori che, a partire da 63 anni di anzianità anagrafica e che maturano il diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi purché in possesso del requisito contributivo minimo di venti anni, desiderino andare in pensione anticipatamente (APE, Anticipo finanziario a garanzia pensionistica). Si tratta di un prestito corrisposto a quote mensili per dodici mensilità fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia, con rate di ammortamento mensili per una durata di venti anni. Il prestito è coperto da una polizza assicurativa obbligatoria per il rischio premorienza. Si rimane in attesa di chiarimenti da parte dell’istituto previdenziale.

  • Per i dipendenti che si trovano nelle specifiche condizioni previste per l’accesso all’APE, e che sono in uno stato di disoccupazione a seguito di licenziamento anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale, che abbiano concluso integralmente la prestazione di disoccupazione da almeno tre mesi e in possesso di almeno 30 anni di anzianità contributiva oppure che assistono da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado con handicap grave, con presentazione di specifica domanda, è prevista dal 1 maggio 2017 ed in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018 la possibilità di avere un’indennità per una durata non superiore al periodo intercorrente tra la data di acceso al beneficio ed il conseguimento dell’età anagrafica prevista per l’accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia. L’indennità è erogata mensilmente e per dodici mensilità, subordinata alla cessazione dell’attività lavorativa e non spetta ai titolari di un trattamento pensionistico diretto. Si attendono disposizioni dell’Inps per chiarirne determinati aspetti operativi.

  • A decorrere dal 1 maggio 2017, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018, per i lavoratori in possesso dei requisiti di età contributivi e di maturazione del diritto a pensione di vecchiaia necessari alla richiesta dell’anticipo finanziario a garanzia pensionistica (APE), in possesso della certificazione Inps a seguito della cessazione del rapporto di lavoro, le prestazioni delle forme pensionistiche complementari di cui al d.lgs. 252/2005, possono essere erogate in tutto o in parte, su richiesta dell’aderente, in forma di rendita temporanea. Tale rendita integrativa anticipata (RITA) decorre dal momento dell’accettazione della richiesta fino al conseguimento dell’accesso alle prestazioni nel regime obbligatorio e consiste nell’erogazione frazionata del montante accumulato richiesto. La parte imponibile della rendita è assoggettata alla ritenuta a titolo di imposta con aliquota del 15% ridotta di una quota pari a 0.30 punti percentuali per ogni anno eccedente il quindicesimo anno di partecipazione alle forme pensionistiche complementari.

  • Previsto un buono per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido. Si tratta di un’erogazione di mille euro su base annua, corrisposti in 11 mensilità (all’incirca poco meno di 91 euro mensili) effettuata da parte dell’Inps al genitore che ne faccia richiesta presentando documentazione idonea a dimostrare l’iscrizione in strutture pubbliche o private e il pagamento della retta. Questa forma di aiuto sarà concessa ai nuovi nati dal 2016 e potrà essere percepito per un massimo di un triennio in quanto riguarda i bambini da 0 a 3 anni. L’accesso al buono asilo nido preclude la possibilità di sfruttare la detrazione fiscale del 19% per le spese documentate di iscrizione in asili nido sostenute dai genitori fino a un massimo di 632 euro. Le modalità applicative saranno definite da un Dpcm entro il 31 gennaio.

Puoi seguire gli approfondimenti sulla legge di Bilancio 2016-2017 in formato video o continuare la lettura sotto.

  • Estensione dell'Opzione Donna ed il cumulo gratuito dei periodi assicurativi esteso anche agli iscritti alle casse professionali privatizzate.

  • Politiche sul lavoro: previsti finanziamenti per assicurare la continuità di funzionamento dei Centri per l'Impiego;

  • Abbassamento del 25% dell'aliquota contributiva per lavoratori autonomi, titolari di partita IVA e iscritti alla gestione separata (nel 2018 sarà ancora 25% anziché 33%);

  • Proroga dei benefici contributivi per le assunzioni con il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma

  • Incremento di 15 milioni di euro annui del finanziamento per la riduzione dei contributi per i contratti di solidarietà. La riduzione, si ricorda, che è riconosciuta nella misura del 35% e per un periodo non superiore a 24 mesi con riferimento alla contribuzione a carico del datore per i lavoratori interessati dalla riduzione dell’orario di lavoro in misura superiore al 20%.

  • Confermata la detassazione, i premi di produttività, con aliquota al 10%, saranno fino a 3 mila euro (dagli attuali 2 mila), che salgono a 4 mila nelle imprese che coinvolgono pariteticamente i dipendenti nell'organizzazione del lavoro. La fascia di reddito sale a 80 mila euro (dagli attuali 50 mila euro). Stesse misure previste come per quest’anno in tema di Welfare, che ricordiamo essere una forma di retribuzione, utilizzata dalle aziende per erogare dei beni e servizi ai propri dipendenti, migliorando il clima aziendale ed il work life balance e godendo al contempo dei benefici fiscali e contributivi previsti dall'articolo 51 del Tuir, se erogati alla generalità dei dipendenti o a categorie di essi.

  • Agevolazioni fiscali e finanziarie volte ad attrarre investimenti esteri in Italia. Si interviene sugli incentivi per il rientro in Italia di docenti e ricercatori residenti all’estero, rendendo strutturale la misura che consente di abbattere, per un determinato periodo di tempo, la base imponibile a fini IRPEF e IRAP in favore dei predetti soggetti. (L’abbattimento base imponibile si riferisce al periodo di imposta in cui il ricercatore diviene fiscalmente residente in Italia e nei tre periodi successivi) L’abbattimento viene esteso ai lavoratori autonomi altamente qualificati o specializzati che rientrano in Italia, innalzando anche la misura dell’agevolazione.

  • Introduzione di un’imposta sostitutiva forfettaria sui redditi prodotti all'estero: le persone fisiche che trasferiscono la residenza fiscale in Italia possono optare per l’applicazione di una imposta sostitutiva sui redditi prodotti all'estero, calcolata forfettariamente, a specifiche condizioni.

  • Chiude Equitalia, con le funzioni di riscossione che passano all’Agenzia delle Entrate entro sei mesi (quindi entro fine giugno 2017), con rottamazione cartelle esattoriali limitata agli interessi.

  • Politiche sociali: incremento di due fondi: 150 milioni di euro annui, a regime, dal 2017, per il Fondo per la povertà, e 50 milioni di euro destinati al Fondo per le non autosufficienze.
  • Delocalizzazione dei Call Center: la delocalizzazione dei Call Center indipendentemente dal numero di dipendenti occupati, in Paesi che non siano membri della comunità europea deve essere comunicato entro 30 giorni (anziché 120) prima del trasferimento al Ministero del lavoro e Garante per la protezione dei dati personali, all’Ispettorato del lavoro e Ministero dello sviluppo economico.

  • Riconfermato anche per il 2017 il congedo obbligatorio per il padre lavoratore, esteso già nel 2016, a due giorni di congedo obbligatorio, da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del bambino.

  • Disposta la proroga per il 2017 e il 2018 della facoltà riconosciuta alla madre lavoratrice, anche autonoma, di richiedere un contributo economico (c.d. voucher asili nido o baby-sitting) in sostituzione, anche parziale, del congedo parentale.

Per ciò che riguarda la tematica giovani, questo quanto previsto:

  • Rifinanziato il programma "Garanzia Giovani" con 700 milioni di euro provenienti da risorse comunitarie.

  • Riconoscimento di uno sgravio contributivo per l’assunzione a tempo indeterminato di studenti che hanno svolto presso il medesimo datore di lavoro attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato. Il beneficio consistente nell'esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro (esclusi i premi INAIL), che viene riconosciuto entro il limite massimo di 3.250 euro su base annua per un periodo massimo di 36 mesi, e spetta per le assunzioni effettuate dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018, entro 6 mesi dall'acquisizione del titolo di studio.

Si rimane in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della disposizione.