Tra tutte le novità introdotte lo scorso anno da uno dei decreti del Jobs Act, in modo particolare il D.lgs. 81/2015, troviamo anche la modifica del rapporto di lavoro a tempo parziale.
Cerchiamo di riportarne i principali aspetti, in modo schematico e sintetico.
Iniziando ricordando uno dei principali aspetti della disciplina precedente secondo la quale il rapporto di lavoro a tempo parziale, in relazione alla distribuzione dell’orario di lavoro, si configurava così:
- rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale;
- rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale;
- rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo misto.
L’articolo 4 del D.lgs. n. 81/2015 non contiene più il suddetto elenco di tipologie di lavoro a tempo parziale secondo.
Il rapporto di lavoro part time è semplicemente una tipologia di lavoro con una prestazione lavorativa ridotta.
Il contratto di lavoro a tempo parziale rimane comunque stipulato in forma scritta ai fini della prova (art.5, c.1).
Ricordiamo che nel contratto di lavoro è contenuta puntuale indicazione:
- della durata della prestazione lavorativa
- della collocazione temporale dell’orario
Novità anche in tema di clausole flessibili ed elastiche, riassunte nel seguente schema:
Lo straordinario sarà ora permesso in tutti i tipi di rapporti a tempo parziale.
Fermo restando i limiti del lavoro supplementare.
Una novità è quella che è stata introdotta la facoltà, una sola volta, per il lavoratore, in luogo del congedo parentale e per un periodo corrispondente, di richiedere la trasformazione parziale con riduzione dell’orario del lavoro non superiore al 50%.
Il datore di lavoro è obbligato ad effettuare la trasformazione entro 15 giorni.
Viene soppresso l’obbligo di informare le rappresentanze sindacali circa l’andamento delle assunzioni a tempo parziale.
Sussiste poi il diritto di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale anche per i lavoratori affetti da gravi patologie croniche degenerative, nonché anche per i dipendenti che assistono coniuge, figli e genitori affetti da gravi patologie croniche degenerative.