Il Senato ha approvato in via definitiva la conversione in legge del D.L. 50/2017, che prevede l’introduzione della nuova disciplina sul lavoro occasionale, che come si ricorda è stato abrogato il 17/3/2017. Il nuovo lavoro accessorio presenta delle sostanziali differenze rispetto ai precedenti voucher.
LAVORO ACCESSORIO
Vediamo nel dettaglio le sostanziali differenze del lavoro accessorio rispetto ai precedenti voucher.
La disciplina è differenziata a seconda che l’utilizzatore sia una persona fisica o un’impresa.
PERSONE FISICHE
Le prestazioni di lavoro occasionale accessorio saranno retribuite attraverso l’utilizzo di un libretto di famiglia
(che si potrà richiedere telematicamente all’inps).
Ma quali sono le attività permesse?
- Piccoli lavori domestici
- Assistenza domiciliare ai bambini o anziani
- Insegnamento privato
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IMPRESE O LIBERI PROFESSIONISTI
In questo caso il committente dovrà utilizzare il contratto di lavoro occasionale.
Ma quali sono i limiti previsti?
Sono esclusi dalla possibilità di utilizzo del nuovo lavoro accessorio:
- le imprese del settore edile e affini
- aziende esecutrici di appalti di opere e servizi
- le imprese che hanno alle proprie dipendenze più di cinque lavoratori a tempo indeterminato.
Per il settore agricolo si dovranno rispettare delle ulteriori limitazioni soggettive.
Infatti potranno svolgere lavoro occasionale accessorio:
- pensionati
- disoccupati
- giovani fino ai 25 anni iscritti ad un percorso di studio
Esistono inoltre ulteriori limiti economici e temporali che i committenti e i prestatori dovranno rispettare.
- I compensi erogati allo stesso prestatore non potranno superare i 2500 euro annui
- Il committente non potrà impiegare il medesimo lavoratore per più di 280 ore annue (eccetto per il settore agricolo)
- Il lavoratore non potrà percepire compensi di importo superiore a 5000 euro annui per la totalità dei committenti.
Al superamento di detti limiti il rapporto di lavoro si considererà a tempo pieno e indeterminato.