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20 marzo 2018 La permanenza notturna presso il pronto soccorso è ricovero ospedaliero: i chiarimenti dell’inps.
Area Normativa

La permanenza notturna presso il pronto soccorso è ricovero ospedaliero: i chiarimenti dell’inps.

L'Inps con il messaggio n. 1074 del 9 marzo 2018 ha fornito le istruzioni operative in merito all'indennità di malattia nei casi di permanenza di pazienti presso le Unità operative di Pronto Soccorso per trattamenti sanitari.

La permanenza di pazienti nelle strutture di pronto soccorso può protrarsi per diversi giorni: il paziente può infatti essere ricoverato o trasferito in ospedali specializzati a seguito delle valutazioni cliniche opportune. Tali funzioni possono essere espletate anche direttamente in regime di pronto soccorso.

Circa la permanenza prolungata del lavoratore presso il pronto soccorso l’Inps precisa come questa fattispecie assuma le stesse caratteristiche del ricovero ospedaliero e che come tale debba quindi essere considerata, sia ai fini previdenziali che riguardo alla certificazione medica da ottenere. Si deve ricordare che anche le strutture di pronto soccorso sono tenute alla trasmissione telematica dei certificati di malattia e ricovero.

L’Inps, nel suo messaggio, prefigura in particolare le seguenti casistiche:

  • le situazioni di ospitalità notturna del lavoratore presso le strutture menzionate sono equiparate al ricovero, che dovranno di conseguenza rilasciare il certificato di ricovero;
  • per le situazioni invece che si concretizzino con la dimissione del lavoratore senza prevedere la permanenza notturna in struttura vige l’equiparazione ai casi di malattia, e di conseguenza è prevista la produzione dell’apposito certificato di malattia.

Solo a fronte della certificazione telematica l'evento può, infatti, essere gestito nella corretta modalità nell'ambito delle procedure Inps. Qualora, invece, anche a fronte di ospitalità notturna presso le unità operative di Pronto Soccorso non venga rilasciato il certificato di ricovero ma di malattia, per consentire la corretta gestione dell'evento, il lavoratore è tenuto a fornire ulteriori elementi utili per l'istruttoria, inviando alla Struttura territoriale Inps e al proprio datore di lavoro apposita documentazione da cui si rilevi la predetta permanenza prolungata presso la struttura di Pronto Soccorso.

Permane la possibilità, per le strutture impossibilitate alla trasmissione dei certificati telematici, di redigere il documento in forma cartacea.

La prognosi utile ai fini del riconoscimento dell'indennizzabilità della malattia è la prognosi riferita all'incapacità lavorativa del malato, per cui, mentre in caso di certificato telematico non sussiste alcuna ambiguità, in caso di certificato cartaceo, l’eventuale dicitura “prognosi clinica” deve essere integrata/sostituita con quella prevista dalla legge di prognosi riferita all'incapacità lavorativa.

Soltanto nell'ipotesi in cui non siano perfezionati anche i requisiti amministrativi ritenuti essenziali il certificato redatto non può produrre effetti assicurativi e deve considerarsi nullo per anomalia insanabile.