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28 ottobre 2022 LA FELICITÀ È UNA COMPETENZA
I caffè di Eleva

LA FELICITÀ È UNA COMPETENZA

Le riflessioni che seguono sono frutto di un caffè preso con Diletta Masi, psicologa, consulente HR e e Chief Happiness Officer. Puoi rivedere l'intera conversazione sulla nostra pagina LinkedIn.

Cos’è un’organizzazione positiva?

Un’organizzazione è positiva quando è capace di far fiorire le persone e di ottenere risultati oltre le aspettative. Secondo la ricerca, le aziende che investono in positività raggiungono numeri migliori in termini di innovazione, vendite e soddisfazione del cliente, produttività, retention. Si può dire che la felicità incida sia sulla reputazione, che sul bilancio.

Per arrivare però a questi risultati e consolidarli, bisogna lavorare a tutti i livelli dell’azienda e non basta fare unicamente affidamento alla funzione HR: serve la collaborazione di tutta l’organizzazione.

Ma quindi nasce prima l’organizzazione positiva o il collaboratore soddisfatto?

In realtà, quando parliamo di organizzazioni positive parliamo di un lavoro di cambiamento su:

  • il mindset delle persone (attraverso la formazione)
  • la cultura dell’organizzazione (con attività di team building, momenti di condivisione aziendale, i valori aziendali)
  • i processi e le persone

che quindi coinvolge tanto i collaboratori, quanto l’azienda.

La felicità come competenza

La felicità è una competenza: secondo gli studi di Sonya Lubomirski, il 50% della nostra possibilità di essere felici è determinato dai nostri geni, 10% condizioni ambientali, il 40% dipende dalle nostre scelte. Prendere coscienza di questo spazio immenso ci apre delle possibilità infinite, grazie anche ad azioni concrete e quotidiane che ogni persona può mettere in atto per raggiungere questo obiettivo, e pratiche HR che possono supportare le persone in questo.

Qualche esempio?

  • Inserendo una vera e propria chimica positiva nel nostro corpo, con pratiche e condotte che fanno bene a noi (un hobby, uno sport)
  • “Più noi e meno io”, sviluppare tutto ciò che ha a che fare con il “noi” rispetto all’ “ego” promuove un clima di migliore soddisfazione (soprattutto in azienda)
  • “Dare più spazio all’essere e meno al fare e avere”
  • “Più disciplina e meno caos” mettendo ordine nella nostra mente, inserendo consapevolmente azioni che ci ricaricano durante la giornata.

Queste pratiche di felicità possono quindi partire dal basso (da noi) ma anche dall’alto, dalla Direzione, dal Management, che consapevolmente possono mettere in pratica processi e sistemi, organizzare tempi e spazi di lavoro e portare avanti iniziative per operare ogni giorno in questa direzione.