La Legge 92/2012 ha introdotto un’agevolazione nel caso di assunzioni di donne con una professionalità spendibile in settori o professioni caratterizzati da un alto tasso di disparità tra uomini e donne in termini di occupazione.
Ogni anno il Ministero del Lavoro individua i settori e le professioni interessate.
Il D.M. 28 novembre 2018, n. 420 individua, per il 2019, i settori di attività e le professioni nei quali il tasso di disparità uomo-donna è superiore al 25%.
Tra i settori individuati risultano:
- quello dell’agricoltura,
- quello dell’industria energetica, manufatturiera, estrattiva, costruzioni, acqua e gestione dei rifiuti;
- quello dei servizi relativi al trasporto e al magazzinaggio, all’informazione e comunicazione;
- quello dei servizi generali della pubblica amministrazione.
Tra le professioni rilevano a titolo esemplificativo:
- le professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione;
- Imprenditori, amministratori e direttori di grandi aziende;
- Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali;
- Ingegneri, architetti e professioni assimilate;
- Ufficiali delle forze armate etc.
Ricordiamo che i datori di lavoro privati che assumono donne di qualsiasi età, prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti in aree svantaggiate (regioni ammissibili ai finanziamenti nell'ambito dei fondi strutturali dell'UE: DM 27 marzo 2008) e con una professione o di un settore economico caratterizzati da un'accentuata disparità occupazionale di genere possono beneficiare di uno sgravio pari al 50% dei contributi a carico del datore di lavoro per 18 mesi in caso di assunzioni a tempo indeterminato, 12 in caso di contratto a termine.