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3 ottobre 2017 Misure di conciliazione vita lavoro: sgravi contributivi per i datori di lavoro
Area Normativa

Misure di conciliazione vita lavoro: sgravi contributivi per i datori di lavoro

Via Libera alle agevolazioni per i datori di lavoro che attuano misure per la conciliazione vita lavoro.

A due anni di distanza dal Jobs Act, sono state definite le modalità per accedere ai benefici contributivi per le aziende che introducono misure di conciliazione dei tempi di vita professionali e privati.

È stato infatti firmato e pubblicato, sul sito del Ministero del Lavoro, il Decreto interministeriale che riconosce sgravi contributivi a favore dei datori di lavoro che prevedano, nell'ambito di contratti collettivi aziendali, tali misure.

L’agevolazione riguarderà esclusivamente i contratti aziendali sottoscritti nel periodo 1° gennaio 2017 – 31 agosto 2018.

NATURA E MISURA DEL BENEFICIO

Il beneficio consiste in uno sgravio contributivo in favore dei datori di lavoro del settore privato che abbiano sottoscritto e depositato contratti collettivi aziendali, che

  • Introducano misure di conciliazione innovative e migliorative rispetto a quanto già previsto ovvero
  • Prevedano l’estensione o integrazione di misure già contenute in precedenti contratti collettivi aziendali.

La misura del beneficio è quantificata a cura dell’INPS e non potrà eccedere il 5% della retribuzione imponibile previdenziale dichiarata dal datore di lavoro nell’anno precedente quello della presentazione della domanda.

Il beneficio è riconosciuto una sola volta per ciascun datore di lavoro nell’ambito del biennio 2017-2018.

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MISURE DI CONCILIAZIONE

Le misure di conciliazione vanno individuate, in numero minimo di due, tra:

  • Area di intervento genitorialità
  • Area di intervento flessibilità organizzativa
  • Welfare aziendale

Di cui almeno una deve rientrare nelle aree di intervento genitorialità o flessibilità organizzativa.

Nell’area della genitorialità sono ad esempio ricompresi gli asili d’infanzia, l’estensione temporale del congedo parentale ovvero di paternità, nonché i buoni acquisto per i servizi di baby sitting.

 Nella flessibilità organizzativa, invece, sono incluse quelle misure che agevolino un’articolazione flessibile dell’orario di lavoro, quali part-time, la banca ore, il lavoro agile.

 Il welfare aziendale infine è realizzato attraverso la stipula di convenzioni per servizi di cura e di time saving.

CONDIZIONE RICHIESTE

Lo strumento con cui accedere a questi fondi è il contratto aziendale, da sottoscrivere e depositare in via telematica entro il 31 agosto 2018, e che deve risultare applicabile a un numero di lavoratori non inferiore al 70% degli occupati nell'anno precedente alla presentazione della domanda.  Inoltre, è necessario essere in possesso del documento unico di regolarità contributiva (DURC).

DOMANDA DI AMMISSIONE AL BENEFICIO

I datori di lavoro, anche per il tramite di intermediari abilitati, inoltrano, in via telematica, apposita domanda all’INPS, altresì con riferimento ai lavoratori iscritti ad altri enti previdenziali.

La domanda dovrà essere inviata all’Istituto entro:

  • Il 15 novembre 2017 per i contratti depositati entro il 31 ottobre 2017, a valere sulle risorse stanziate per l’anno 2017 e
  • Il 15 settembre 2018 per i contratti depositati entro il 31 agosto 2018, a valere sulle risorse stanziate per l’anno 2018.

L’ammissione al beneficio contributivo avviene a decorrere dal 30° giorno successivo al termine ultimo per la trasmissione delle istanze.

Le aziende potranno quindi iniziare a pianificare la contrattazione integrativa, nell'attesa che il decreto passi il vaglio della Corte dei conti e che l’Inps fornisca poi le necessarie istruzioni operative.