Che cos’è il Congedo Parentale e a chi si rivolge
Oltre al congedo di maternità (o di paternità), ciascun genitore - esclusi gli addetti ai servizi domestici e i lavoratori a domicilio - ha diritto ad assentarsi dal lavoro per un ulteriore periodo denominato congedo parentale.
Nei primi dodici anni di vita di ogni bambino (cioè fino al giorno, compreso, del 12° compleanno) ciascun genitore naturale può usufruire di un periodo di congedo parentale (continuativo o frazionato) nei seguenti limiti:
- La madre lavoratrice può astenersi dal lavoro, trascorso il periodo di astensione obbligatoria, per un periodo non superiore a 6 mesi.
- Il padre lavoratore può usufruire del congedo parentale, dalla nascita del figlio, per un periodo non superiore a 6 mesi, elevabili a 7 nel caso in cui decida di astenersi dal lavoro per un periodo non inferiore a 3 mesi.
- Complessivamente, i genitori non possono godere di più di 10 mesi di congedo parentale. Il limite complessivo di 10 mesi è elevato a 11 nel caso in cui il padre decida di astenersi dal lavoro per un periodo non inferiore a 3 mesi.
Il congedo parentale è fruibile ad ore.
Novità 2025: Indennità, Durata e Regole
Il legislatore è intervenuto nuovamente sulla disciplina dell’indennità prevista in caso di congedo parentale con la Legge di Bilancio 2025, introducendo la possibilità di ricevere, per tre mesi, un’indennità pari all’80% della retribuzione media globale giornaliera di riferimento.
Questa novità riguarda i lavoratori e le lavoratrici che hanno terminato il periodo di congedo di maternità o, in alternativa, di paternità successivamente al 31 dicembre 2023 e al 31 dicembre 2024.
Resta invariata la disciplina che prevede, per i periodi di congedo residui spettanti, un’indennità pari al 30% della retribuzione media globale giornaliera.
Come richiedere il Congedo Parentale tramite l’INPS
Per usufruire del congedo parentale, la lavoratrice o il lavoratore dipendente deve presentare un’apposita domanda online all’INPS attraverso il servizio dedicato.
La domanda è valida sia per le prestazioni a pagamento diretto dell’INPS sia per quelle anticipate dal datore di lavoro e recuperate a conguaglio.
In caso di prestazione con pagamento a conguaglio, la lavoratrice o il lavoratore deve presentare al datore di lavoro la documentazione rilasciata dall’INPS al momento della presentazione della domanda, dalla quale si evince il periodo di congedo richiesto.
Inoltre, il genitore che intende usufruire del congedo parentale deve darne preavviso al proprio datore di lavoro secondo le modalità definite dai contratti collettivi e, comunque, con un periodo di preavviso di almeno:
- 5 giorni;
- 2 giorni in caso di fruizione su base oraria;
salvo i casi di oggettiva impossibilità, indicando l’inizio e la fine del periodo di congedo.