Terminata la decontribuzione Sud al 31 dicembre 2024, la Legge di Bilancio 2025 introduce un nuovo esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato con sede di lavoro in una delle regioni del Sud Italia.
Decontribuzione Sud 2025: chi può beneficiarne
Destinatari degli sgravi contributivi Sud sono:
- Le micro, piccole e medie imprese. Rientrano in questa definizione le aziende che occupano meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro.
- Le imprese più grandi, purché il datore di lavoro dimostri, al 31 dicembre di ogni anno, un incremento occupazionale, rispetto all’anno precedente, dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato. In quest’ultimo caso, lo sgravio deve essere autorizzato dalla Commissione Europea.
Attualmente è pertanto operativa l’agevolazione per le PMI. La circolare INPS 32 del 30 gennaio 2025 fornisce le istruzioni operative.
Decontribuzione Sud 2025: percentuali e limiti
L’esonero contributivo è previsto per gli anni 2025-2029 con percentuali differenziate:
- Per l'anno 2025, lo sgravio spetta in misura pari al 25% dei complessivi contributi previdenziali a carico dell'azienda, per un importo massimo di 145 euro su base mensile, per dodici mensilità, per ciascun lavoratore a tempo indeterminato assunto alla data del 31 dicembre 2024.
- Dal 2025 al 2028, lo sgravio sarà pari al 20% dei contributi a carico del datore di lavoro.
- Nel 2029, la percentuale scende al 15%.
Per le annualità successive al 2025, l’agevolazione per le PMI può essere riconosciuta con riferimento a tutti i rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati entro il 31 dicembre dell’anno precedente. La decontribuzione Sud si applica anche alle trasformazioni a tempo indeterminato effettuate entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento. Sono esclusi dall’agevolazione i rapporti di apprendistato.
L’esonero è concesso nel limite degli aiuti di stato De Minimis, nel limite di 300.000 euro nel triennio (costituito dall’anno in corso e dai due anni precedenti). Inoltre, l’agevolazione per le PMI non è cumulabile con gli sgravi previsti dal Decreto Coesione (Bonus Giovani, Bonus Donne e Bonus ZES unica).
Requisiti per accedere all'esonero contributivo
L’esonero contributivo 2025 spetta a condizione che la sede di lavoro si trovi in una delle seguenti regioni:
- Abruzzo
- Molise
- Campania
- Basilicata
- Sicilia
- Puglia
- Calabria
- Sardegna
Se la sede legale si trova in una regione diversa da quelle sopra elencate, il datore di lavoro dovrà richiedere all’INPS il codice autorizzativo “0L”.
Inoltre, il datore di lavoro deve essere in possesso delle seguenti condizioni:
- DURC regolare
- Assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge
- Rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali
- Essere in regola con le assunzioni ai sensi della L. 68/99
Come richiedere l’esonero con il sistema Uniemens
L’agevolazione per le PMI si recupera attraverso il flusso Uniemens. È possibile esporre il codice di conguaglio per il recupero dell’agevolazione a partire dalla denuncia di competenza del mese di febbraio 2025. L’arretrato per la mensilità di gennaio potrà essere inserito esclusivamente nei flussi Uniemens di competenza di febbraio, marzo e aprile 2025.
I codici indicati nella circolare INPS 32/2025 sono:
- L588: “Conguaglio Agevolazione contributiva Art.1, commi da 406 a 412, L. n. 207/2024 (Legge di Bilancio 2025) per l’occupazione in aree svantaggiate a favore di microimprese e PMI”.
- L589: “Arretrati Agevolazione contributiva Art.1, commi da 406 a 412, L. n. 207/2024 (Legge di Bilancio 2025) per l’occupazione in aree svantaggiate a favore di microimprese e PMI”.