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17 gennaio 2025 Tracciabilità rimborsi spese trasferta: novità dal 2025
Area Normativa Normativa Lavoristica

Tracciabilità rimborsi spese trasferta: novità dal 2025

Novità 2025: deducibilità legata ai pagamenti tracciabili

Dal 1° gennaio 2025, entrerà in vigore una nuova disciplina che introduce l’obbligo di utilizzare strumenti di pagamento tracciabili per dedurre le spese di trasferta dal reddito d’impresa. Questo provvedimento mira a contrastare l’evasione fiscale, con particolare attenzione ai settori come trasporti e ristorazione. La normativa, prevista dalla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024, art. 1, commi 81-83), prevede che i rimborsi spese dipendenti effettuati senza tracciabilità siano tassati e soggetti a contributi.

Rimborsi analitici e modifiche al reddito di lavoro

Le nuove regole si applicano a tutte le spese di trasferta, compresi:

  • Vitto e alloggio.
  • Viaggi e trasporti, inclusi taxi e noleggi con conducente (NCC).

Unica eccezione: i trasporti effettuati tramite autoservizi pubblici di linea (es. treni o autobus), che non saranno soggetti a restrizioni.

Modalità di pagamento richieste

Per rispettare la normativa, le spese di trasferta dovranno essere saldate attraverso:

  • Versamenti bancari o postali.
  • Carte di debito, credito o prepagate.
  • Assegni bancari e circolari.

È consigliabile che i dipendenti in trasferta utilizzino una carta aziendale o personale per gestire le spese quotidiane come ad esempio taxi e ristorante. Tuttavia, si attendono chiarimenti per verificare l’idoneità di strumenti di pagamento come carte emesse da istituti esteri.

Eccezioni: spese non documentabili

Rimangono escluse dalla nuova normativa alcune spese che non richiedono documentazione (art.51 c.5 Tuir):

  • Italia: fino a 15,49€ al giorno.
  • Estero: fino a 25,82€ al giorno.

Cosa accade se il dipendente utilizza pagamenti non tracciabili?

Conseguenze di pagamenti non tracciabili

Se il dipendente utilizza metodi non tracciabili, il rimborso spese trasferta sarà comunque concesso, ma verrà tassato e soggetto a contributi. Ciò comporterà una riduzione del netto in busta paga.

Un aggiornamento normativo (art. 54, c. 6-ter TUIR) specifica inoltre che le spese relative a prestazioni alberghiere, somministrazione di alimenti e bevande, e quelle per viaggi e trasporti effettuati tramite autoservizi pubblici non di linea, sono deducibili solo se addebitate analiticamente al committente e saldate con metodi di pagamento tracciabili. Lo stesso principio si applica ai rimborsi analitici delle spese sostenute per trasferte dei dipendenti o per compensi corrisposti ai lavoratori autonomi.

Spese di rappresentanza: nuovi obblighi per imprese e lavoratori

Le spese di rappresentanza (art. 108, c. 2 TUIR) saranno deducibili dal reddito imponibile solo se effettuate tramite pagamenti tracciabili. Questi obblighi si estendono anche ai fini IRAP.