Come ogni anno, la Legge di Bilancio 2022 introduce numerose novità in tema di riforma fiscale che hanno ripercussioni anche sulle buste paga di milioni di lavoratori.
Cosa cambia in busta paga nel 2022? Le più grandi modifiche sono entrate in vigore dal 1 marzo, con il nuovo Assegno Unico e Universale per i figli a carico e già dal 1 gennaio con la variazione delle aliquote Irpef.
Vediamo nel dettaglio ciascuna delle novità contenute nella manovra di bilancio 2022.
Cosa cambia con la riforma Irpef nel 2022
La riforma dell'Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF) è stata piuttosto corposa e ha visto l’introduzione delle seguenti novità.
Nuovi scaglioni e nuove aliquote Irpef
Gli scaglioni Irpef passano da 5 a 4 e vengono modificate le aliquote per ogni scaglione in questo modo:
Irpef invariata al 23% per redditi fino a €15.000;
Per i redditi da €15.000 a €28.000 l’aliquota Irpef si abbassa al 25%;
Per i redditi da €28.000 a €50.000 l’aliquota si riduce al 35%;
Oltre i €50.000 viene applicata un’unica aliquota pari al 43%.
Nuove modalità di calcolo delle detrazioni per reddito da lavoro dipendente e assimilati
La riforma fiscale ha cambiato le modalità di calcolo delle detrazioni per il 2022, aumentandone gli importi e ampliando le fasce di reddito per cui spettano, in particolare:
Prima soglia di reddito €15.000: Spettano detrazioni tra €670 e €1.880.
Seconda soglia di reddito €28.000: Spettano €1.910 di componente fissa della detrazione. La componente variabile è pari a €1.190 per un reddito di €15.000, fino ad annullarsi raggiunti i €28.000.
Terza soglia di reddito €50.000: Spettano detrazioni di €1.910 per redditi pari a €28.000, fino ad annullarsi alla soglia dei €50.000.
Infine è stato previsto un aumento di €65 annui della detrazione applicabile, specificamente, alla fascia di reddito tra €25.000 e €35.000.
Rimodulato il trattamento integrativo (Bonus 100 euro)
In seguito alla riduzione del cuneo fiscale grazie al calcolo di maggior favore delle detrazioni per redditi da lavoro dipendente e assimilati, anche il trattamento integrativo previsto dal D.L. n. 3/2020 ha subito modifiche.
A chi spetta il bonus 100 euro in busta paga nel 2022? Il bonus Irpef continuerà a essere erogato nel cedolino paga a chi ha un reddito fino a €15.000, mentre per i redditi fino a €28.000 spetterà – – per una somma pari alla differenza tra le detrazioni riconosciute e l’imposta lorda dovuta, fino a un massimo di €1.200. Il datore di lavoro, anche in questa fascia di reddito, applicherà il trattamento spettante in base ai dati in suo possesso. l’eventuale conguaglio (positivo o negativo) sarà effettuato in sede di dichiarazione dei redditi.
Sgravio sui contributi previdenziali INPS 2022
Per il solo 2022 la Legge di Bilancio ha previsto una riduzione dello 0,8% delle trattenute a titolo di contributi IVS INPS, per i lavoratori dipendenti con reddito imponibile a fini previdenziali fino a €2.692 mensili.
Nuovo Assegno Unico e Universale per figli a carico
La novità più importante è quella introdotta con il nuovo Assegno Unico e Universale per figli a carico che abroga e sostituisce:
Alcune detrazioni per i figli fino ai 21 anni d'età
L’Anf erogato in busta paga per i figli
L’assegno di natalità (Bonus bebè)
Il premio alla nascita (Bonus mamma domani)
Resta in vigore l’assegno familiare per altri familiari a carico.
Cosa cambia per le famiglie con l’introduzione dell’AUU? Dal 1 marzo 2022 le famiglie con figli riceveranno l’assegno unico direttamente dell’INPS come accredito sul conto corrente dietro esplicita domanda sul sito dell’Istituto. L’importo dell’assegno unico per figli a carico va da €25 a €175 in base ai seguenti criteri:
Presentazione e importo dell’ISEE del nucleo familiare
Età dei figli (minori o maggiorenni fino ai 21 anni)
Eventuale presenza di figli con disabilità (minori o maggiorenni senza limiti d’età)
Sono previste maggiorazioni all’importo per ogni figlio successivo al secondo, per le famiglie con più di 4 figli e per quelle con valore ISEE inferiore a €25.000 (se percepivano gli Anf per figli minori).
Cambio della busta paga 2022: vantaggi e svantaggi
Le novità di cui abbiamo parlato e che sono state introdotte con la riforma fiscale 2022 in senso ampio hanno importanti effetti sui cedolini paga di milioni di lavoratori, con effetti non sempre vantaggiosi per tutte le categorie.
La riforma degli scaglioni e delle aliquote Irpef, ad esempio, comporta una situazione premiante per i redditi medio-alti rispetto al passato, mentre resta pressoché invariata la situazione per le altre fasce di reddito.
La maggiore "sorpresa" in busta paga resta però la novità dell’AUU per i figli a carico, che inciderà notevolmente sull’importo corrisposto sul cedolini dal mese di marzo, in quanto viene accreditato da parte dell’ INPS. Sono svantaggiate rispetto al trattamento degli Anf e delle detrazioni, con l’introduzione dell’Assegno Unico:
Le famiglie con ISEE sopra i €25.000
Le famiglie numerose
Le famiglie con figli disabili maggiorenni
Un tale cambiamento è consigliabile venga accompagnato da una buona informativa da parte dell’azienda o di chi gestisce il payroll poiché alcune famiglie potrebbero vedersi modificato in modo sostanziale l’importo della busta paga. Un servizio corretto di amministrazione del personale, invece, consentirà ai dipendenti di arrivare consapevoli a questo cambiamento.
Se vuoi affidare a un fornitore esterno la gestione delle buste paga, che sia qualificato e aggiornato costantemente sulle novità normative, Zeta Service è il partner giusto per te. Contattaci per saperne di più sui nostri servizi integrati per la gestione del personale.