I nostri caffè sono conversazioni brevi e informali. Quindici minuti, una volta al mese, per esplorare nuovi e diversi punti di vista, guardare cosa c’è “fuori” e farci ispirare. Le dirette sono alle 11 di mattina su LinkedIn: puoi seguire la nostra pagina per tutti i nuovi appuntamenti.
Abbiamo preso un caffè con Alberto Salis, formatore e coach. Con Alberto abbiamo parlato dell’attenzione come risorsa scarsa e preziosa, e delle sue implicazioni nel modo in cui gli HR riescono (o non riescono) a farsi ascoltare efficacemente dalle loro persone.
Qui sotto riportiamo un breve riassunto della conversazione. Se preferisci, puoi preparare un caffè e passare alcuni minuti con noi, riguardando il video.
In un mondo e in un momento storico in cui siamo costantemente esposti a stimoli diversi e bombardati da una miriade di informazioni proveniente da i più diversi canali, il tema dell’attenzione diventa cruciale.
Come facciamo ad attirare l’attenzione delle persone?
Come costruire messaggi d’impatto?
Quali contenuti ci conquistano più facilmente?
L’ATTENZIONE È UNA VALUTA SCARSA, IL MULTITASKING? UN’UTOPIA
L’attenzione è una valuta, ed è una valuta molto scarsa nella nostra economia.
Uno studio della professoressa Gloria Mark dell’Università della California ha dimostrato – attraverso la tecnica della Risonanza Magnetica Funzionale – che il nostro picco di attenzione è 40 secondi.
Quando parliamo di attenzione dobbiamo tenere in considerazione alcune caratteristiche del nostro funzionamento cerebrale:
- L’attenzione è un’attività che richiede al nostro cervello di utilizzare molta energia cognitiva, lo stanca molto, e per questo dura poco.
- Nel momento in cui siamo esposti a diversi stimoli in contemporanea, il nostro cervello non riesce a dare priorità a questi stimoli in base alla loro importanza, rischiando così di farci dispendere tempo ed energia.
- Il nostro cervello non riesce a concentrarsi e lavorare in modo approfondito su diversi topic contemporaneamente, ma riesce a lavorare in profondità solo in modo sequenziale, un compito alla volta. Ecco perché il famoso multitasking, che per molto tempo è stato considerato una skill di successo, è in realtà un’utopia. Inoltre, le ricerche dimostrano che quando cambiamo task non bastano pochi secondi – come potremmo erroneamente pensare - per rifocalizzarci sul compito precedente: in realtà ci vogliono circa 25 minuti
HR: LA SFIDA DELLA COMUNICAZIONE INTERNA
Catturare l’attenzione è sempre più una sfida anche per le funzioni HR che hanno il compito di veicolare messaggi importanti all’interno dell’azienda e di trasmettere il valore delle iniziative, delle attività e delle comunicazioni che promuovono.
Qualche tips per gli HR:
- Semplificare. Quanto più un messaggio è semplice tanto più facilitiamo l’interlocutore nel comprenderne il contenuto e l’importanza, soprattutto nella comunicazione scritta. Evitiamo linguaggio tecnico o troppo formale, mail lunghe e dispersive. La sintesi e la semplicità sono fondamentali, ricordiamoci: parliamo a persone già “stanche” a livello di attenzione.
- Cercare contrasti. Le persone danno priorità a ciò che li colpisce, a qualcosa di diverso rispetto a quello che sono abituati a sentire. Messaggi provocatori, solo apparentemente in contrasto con quello che vorremmo comunicare, funzionano perché generano curiosità ed interesse.
- Call to action. Dopo aver conquistato l’interesse delle persone stimoliamo un’azione, ovvero un riscontro pratico e semplice rispetto al messaggio.
E voi, cosa ricorderete di questo caffè?