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1 febbraio 2022 Caffè #24|Dimenticherai questo caffè?
I caffè di Eleva

Caffè #24|Dimenticherai questo caffè?

I nostri caffè sono conversazioni brevi e informali. Quindici minuti, una volta al mese, per esplorare nuovi e diversi punti di vista, guardare cosa c’è “fuori” e farci ispirare. Le dirette sono alle 11 di mattina su LinkedIn: puoi seguire la nostra pagina per tutti i nuovi appuntamenti.

Abbiamo preso un caffè con Alberto Salis, formatore e coach. Con Alberto abbiamo parlato dell’attenzione come risorsa scarsa e preziosa, e delle sue implicazioni nel modo in cui gli HR riescono (o non riescono) a farsi ascoltare efficacemente dalle loro persone.

Qui sotto riportiamo un breve riassunto della conversazione. Se preferisci, puoi preparare un caffè e passare alcuni minuti con noi, riguardando il video.

 

In un mondo e in un momento storico in cui siamo costantemente esposti a stimoli diversi e bombardati da una miriade di informazioni proveniente da i più diversi canali, il tema dell’attenzione diventa cruciale.

Come facciamo ad attirare l’attenzione delle persone?

Come costruire messaggi d’impatto?

Quali contenuti ci conquistano più facilmente?

L’ATTENZIONE È UNA VALUTA SCARSA, IL MULTITASKING? UN’UTOPIA

L’attenzione è una valuta, ed è una valuta molto scarsa nella nostra economia.

Uno studio della professoressa Gloria Mark dell’Università della California ha dimostrato – attraverso la tecnica della Risonanza Magnetica Funzionale – che il nostro picco di attenzione è 40 secondi.

Quando parliamo di attenzione dobbiamo tenere in considerazione alcune caratteristiche del nostro funzionamento cerebrale:

  • L’attenzione è un’attività che richiede al nostro cervello di utilizzare molta energia cognitiva, lo stanca molto, e per questo dura poco.
  • Nel momento in cui siamo esposti a diversi stimoli in contemporanea, il nostro cervello non riesce a dare priorità a questi stimoli in base alla loro importanza, rischiando così di farci dispendere tempo ed energia.
  • Il nostro cervello non riesce a concentrarsi e lavorare in modo approfondito su diversi topic contemporaneamente, ma riesce a lavorare in profondità solo in modo sequenziale, un compito alla volta. Ecco perché il famoso multitasking, che per molto tempo è stato considerato una skill di successo, è in realtà un’utopia. Inoltre, le ricerche dimostrano che quando cambiamo task non bastano pochi secondi – come potremmo erroneamente pensare - per rifocalizzarci sul compito precedente: in realtà ci vogliono circa 25 minuti

 

HR: LA SFIDA DELLA COMUNICAZIONE INTERNA

Catturare l’attenzione è sempre più una sfida anche per le funzioni HR che hanno il compito di veicolare messaggi importanti all’interno dell’azienda e di trasmettere il valore delle iniziative, delle attività e delle comunicazioni che promuovono.

Qualche tips per gli HR:

  • Semplificare. Quanto più un messaggio è semplice tanto più facilitiamo l’interlocutore nel comprenderne il contenuto e l’importanza, soprattutto nella comunicazione scritta. Evitiamo linguaggio tecnico o troppo formale, mail lunghe e dispersive. La sintesi e la semplicità sono fondamentali, ricordiamoci: parliamo a persone già “stanche” a livello di attenzione.
  • Cercare contrasti. Le persone danno priorità a ciò che li colpisce, a qualcosa di diverso rispetto a quello che sono abituati a sentire. Messaggi provocatori, solo apparentemente in contrasto con quello che vorremmo comunicare, funzionano perché generano curiosità ed interesse.
  • Call to action. Dopo aver conquistato l’interesse delle persone stimoliamo un’azione, ovvero un riscontro pratico e semplice rispetto al messaggio.

E voi, cosa ricorderete di questo caffè?