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14 novembre 2024 Cause dei conflitti in azienda e come riconoscerli per una gestione efficace
Spunti di vista| Eleva

Cause dei conflitti in azienda e come riconoscerli per una gestione efficace

Perché i conflitti in azienda richiedono attenzione immediata?

In ogni azienda i conflitti sono inevitabili: diversità di opinioni, obiettivi contrastanti, stress o semplicemente stili di lavoro differenti sono solo alcune delle cause che possono generare tensioni. Sebbene siano visti come fenomeni negativi, saper gestire i disaccordi in modo proattivo e costruttivo promuove una cultura aziendale improntata al rispetto ed alla collaborazione.

I conflitti come sfida e opportunità per il miglioramento

I conflitti sono come una medaglia: possiedono una faccia negativa caratterizzata dalla capacità di creare malintesi, stress e tensioni tali da portare i dipendenti a disinvestire tempo e risorse nei propri compiti per dedicarli a loro. A livello aziendale possono favorire l’insediarsi di un clima teso e controproducente, in grado di promuovere il turnover

L’altra faccia della medaglia vede i conflitti come un’opportunità di crescita per l’azienda e le sue persone poiché mettono in luce i differenti punti di vista ed i punti di debolezza all’interno dei processi e delle strategie, evidenziando potenziali aree di miglioramento in cui intervenire. Inoltre, se trattati in modo aperto e costruttivo, incoraggiano le persone coinvolte a confrontarsi e trovare soluzioni innovative, generando nuovi approcci e nuove prospettive in grado di rafforzare i team e la struttura organizzativa. 

Le cause principali dei conflitti in azienda

Le dinamiche e gli eventi che possono dare vita ad un disaccordo nel contesto aziendale sono diverse, tra queste è possibile identificarne quattro principali:

Una comunicazione inefficace

Quando le informazioni vengono trasmesse in modo poco chiaro o incompleto, lasciano spazio alle interpretazioni soggettive di subentrare, aumentando la possibilità di incomprensioni. Ad esempio, un feedback vago può essere percepito come una critica personale, allo stesso modo un’istruzione poco chiara può portare a errori operativi.

Le differenze di valori e obiettivi

Ogni persona porta con sé valori, principi e aspettative differenti, che possono facilmente entrare in contrasto generando dei conflitti: ad esempio, un team potrebbe puntare più all’innovazione mentre un altro privilegiare la stabilità e il controllo. Anche le priorità etiche o culturali possono generare tensioni se non vengono rispettate.

La mancanza di chiarezza nei ruoli

Non definire in modo chiaro “chi si deve occupare di cosa” può indurre alcune persone a prendersi carico di compiti non assegnati o, al contrario, a ignorarli, lasciando che il lavoro e le tensioni si accumulino.

La competizione tra colleghi e team

In ambienti altamente competitivi, i dipendenti possono sentirsi spinti a eccellere a scapito degli altri, generando rivalità e tensioni. Anche la competizione tra team o dipartimenti può essere dannosa, soprattutto se non vi è una collaborazione aperta e strutturata.

Tipologie di conflitti aziendali: imparare a riconoscerli

Saper riconoscere le diverse tipologie di conflitto diventa strategico per una gestione efficace, poiché ogni tipologia ha caratteristiche e dinamiche uniche.

Il conflitto interpersonale

È il conflitto più frequente in azienda e riguarda le tensioni tra gli individui; può nascere da differenze di personalità, stili di comunicazione contrastanti o rivalità. Ad esempio, può verificarsi quando due colleghi si scontrano su come affrontare un progetto o quando le loro aspettative di lavoro divergono.

Il conflitto di ruolo

Accade nelle situazioni in cui vi è mancanza di chiarezza sui ruoli e sulle responsabilità o quando le aspettative nei confronti di un ruolo sono contrastanti. Ad esempio, un dipendente che riceve direttive diverse da più supervisori o le cui mansioni non sono chiaramente delineate.

Il conflitto tra dipartimenti o funzioni

Nelle organizzazioni complesse, i team possono avere obiettivi, priorità e metodi di lavoro diversi e ciò genera spesso dei disaccordi. Ad esempio, il dipartimento di marketing può spingere verso delle promozioni aggressive, mentre quello finanziario concentrarsi sul controllo dei costi. Questi disallineamenti rallentano i processi decisionali e compromettono l’efficienza aziendale.

Gli effetti del conflitto sul clima aziendale

Diversi studi hanno evidenziato l’esistenza di una relazione diretta tra il numero di conflitti mal gestiti ed il livello di stress e frustrazione delle persone, a cui si collega un conseguente aumento del turnover. Non solo, si registrano anche degli impatti sia nella dimensione sociale, in quanto i disaccordi danneggiano le relazioni promuovendo dei comportamenti di ritiro ed isolamento, che nella dimensione della cultura aziendale, poiché favoriscono l’instaurarsi di una cultura tossica, in cui i la collaborazione ed il rispetto vengono compromessi.

Come agire per favorire una buona gestione del conflitto in azienda?

Con il supporto di Zeta Service Eleva l’azienda può intervenire su più livelli:

  • Monitorare. HR può innanzitutto dotarsi di strumenti per rilevare i livelli di conflittualità nei diversi reparti, tramite survey e analisi di clima o mantenendo un costante monitoraggio qualitativo verso le persone, ad esempio tramite interviste periodiche, exit interviews.
  • Intervenire, con chiarezza e rispetto dei ruoli: in alcuni casi le situazioni conflittuali possono essere risolti direttamente tra le persone, o con l’aiuto dei responsabili; HR può assumere un ruolo di facilitatore nell’ascoltare le richieste delle varie parti e fornire strumenti per la mediazione. In casi di conflitti tra ruoli, dipartimenti o funzioni può essere utile intervenire anche nella revisione di alcuni processi organizzativi.
  • Formare, con momenti di confronto/peer coaching o tramite percorsi formativi dedicati a manager, responsabili, impiegati, capi-turno, operai, con diversi tagli, dalla negoziazione alle applicazione di modelli basati su gestione delle emozioni e intelligenza emotiva, fino a incontri di taglio più alto rispetto a temi di Diversity, Equity & Inclusion di sensibilizzazione su differenze di genere, di età, di seniority o differenze culturali.