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10 novembre 2023 Che cos’è e come si calcola il conguaglio fiscale dell’Irpef in busta paga?
Area Normativa Normativa Lavoristica

Che cos’è e come si calcola il conguaglio fiscale dell’Irpef in busta paga?

Che cos’è e come si calcola il conguaglio fiscale dell’Irpef in busta paga?

Come ogni anno si avvicina dicembre e con esso l’obbligo per il datore di lavoro di procedere con il conguaglio fiscale in busta paga per i suoi lavoratori.

Per comprenderne la natura, iniziamo definendo l'IRPEF, l'imposta sul reddito delle persone fisiche, spesso erroneamente chiamata 'tassa'. L'IRPEF è una tassazione progressiva basata sul reddito totale annuale. 

Poiché durante l'anno si applica una tassazione basata su un reddito presunto da gennaio a novembre, il conguaglio fiscale diventa necessario a dicembre, dopo l'erogazione dell'ultimo stipendio dell'anno. 

In pratica, l'imposta trattenuta nei primi undici mesi rappresenta un acconto. A dicembre, si calcola l'IRPEF definitiva e il datore di lavoro esegue una semplice operazione matematica, che determina se il conguaglio fiscale sarà a debito o a credito. 

Per il 2023, gli scaglioni e le aliquote seguono il seguente schema:

Numero ScaglioneScaglioni Irpef 2023Aliquote Irpef 2023
Fino a 15.000 €23%
Da 15.001 € a 28.000 €25%
Da 28.001 € a 50.000 €35%
Oltre 50.001 €43%

Come viene calcolato il conguaglio in busta paga?

Per comprendere il funzionamento dell'imposta progressiva a scaglioni, prendiamo in considerazione il caso di un dipendente con un reddito annuo di 30.000 euro. Il calcolo dell'IRPEF lorda, da cui vanno sottratte le detrazioni, si svolge nel seguente modo:

  • Fino a 15.000 euro si applica un'aliquota del 23%, quindi l'imposta ammonta a 3.450 euro.
  • Da 15.000 a 28.000 euro si applica un'aliquota del 25%, portando l'imposta a 3.250 euro.
  • Da 28.000 a 50.000 euro si applica un'aliquota del 35%, per un'ulteriore imposta di 700 euro.

Il totale dell'IRPEF lorda è quindi di 7.400 euro.

Una volta determinata l'IRPEF lorda, occorre considerare le detrazioni per lavoro dipendente e, se applicabili, le detrazioni per carichi di famiglia. Le detrazioni per lavoro dipendente variano in base ai giorni lavorati durante l'anno fiscale e sono calcolate secondo una formula matematica definita dalla normativa fiscale. 

Nel 2022, sono state introdotte nuove detrazioni minime:

a) 1.880 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro; la detrazione minima è di 690 euro, ma per i contratti di lavoro a tempo determinato, essa sale a 1.380 euro. Questo significa che queste misure minime si applicano quando superano l'importo calcolato in base al periodo effettivo di lavoro nell'anno.

b) 1.910 euro, incrementata in base al prodotto tra 1.190 euro e l'importo ottenuto dividendo la differenza tra 28.000 euro e il reddito complessivo per 13.000 euro. Questo si applica quando il reddito complessivo supera i 15.000 euro ma non raggiunge i 28.000 euro.

c) 1.910 euro, quando il reddito complessivo supera i 28.000 euro ma non raggiunge i 50.000 euro. In questo caso, la detrazione si applica in proporzione all'importo risultante dalla differenza tra 50.000 euro e il reddito complessivo, calcolato rispetto a 22.000 euro.

Ai sensi del comma 1.1 dell’articolo 13 del TUIR, se il reddito complessivo è superiore a 25.000 euro ma non a 35.000 euro, la detrazione spettante ai sensi del menzionato comma 1 è aumentata di un importo pari a 65 euro.

Se torniamo al caso sopra esposto, considerando 365 giorni di lavoro, ci troviamo nell’ipotesi C) e il risultato è di una detrazione pari a 1.736 euro aumentata di 65 euro, il risultato è di 1.801,00.

Pertanto, l'IRPEF netta annuale è pari a 7.400 euro (IRPEF lorda) - 1.801,00 euro = 5.599,00 euro.

Supponiamo ora che fino a novembre sia stata trattenuta un'IRPEF di 6.000 euro. In questo caso, a dicembre si avrà un conguaglio a credito di 401,00 euro. Se invece l'IRPEF trattenuta fino a novembre è stata di 4.700 euro, si avrà un conguaglio a debito di 899,00 euro in busta paga a dicembre.

Infine, è importante notare che nel conguaglio fiscale di dicembre vengono calcolate anche le addizionali comunali e regionali, che verranno trattenute in 10 o 11 rate a partire dall'anno fiscale successivo, anche se sono relative all'anno in corso.