Introduzione alla Conciliazione in Sede Protetta Telematica
La conciliazione in sede protetta è uno strumento previsto dalla legge che consente di prevenire o evitare eventuali controversie durante o al termine del rapporto di lavoro, senza ricorrere a procedimenti giudiziari.
Sulla base di un accordo scritto, infatti, ai sensi dell’art. 2113 del Codice Civile, il lavoratore accetta una transazione, rinunciando all’impugnazione in sede giudiziale.
Il citato articolo prevede che gli accordi stragiudiziali possano essere stipulati nelle cosiddette "sedi protette", quali:
- le commissioni di conciliazione istituite presso le sedi sindacali,
- le Direzioni Territoriali del Lavoro,
- le sedi di certificazione,
- i collegi di conciliazione e arbitrato.
In particolare, per la risoluzione delle controversie di lavoro, i nostri consulenti si avvalgono del supporto di organi di conciliazione espressamente previsti dalla legge (ad esempio, le Università), che consentono di avviare una procedura in modalità telematica.
Vantaggi della conciliazione telematica
Tale metodo offre numerosi vantaggi, tra cui:
- Accessibilità: l’incontro avviene online, tramite piattaforme come Google Meet, Skype e altre, permettendo la partecipazione di tutte le parti in tempo reale.
- Risparmio di tempo e comodità: il processo è più rapido rispetto ai tradizionali metodi di conciliazione in presenza, poiché evita spostamenti e semplifica la partecipazione.
- Efficienza: l’utilizzo di strumenti digitali, come la firma elettronica avanzata, e il supporto di consulenti esperti garantiscono che l’accordo sia valido e sicuro, evitando procedimenti giudiziari.
Ambiti di Applicazione della Conciliazione Telematica
La conciliazione telematica può essere applicata a numerosi ambiti del rapporto di lavoro, tra cui:
- Conciliazioni facoltative per le controversie sui rapporti di lavoro (art. 409 c.p.c.);
- Conciliazioni sui licenziamenti nei contratti a tutele crescenti (art. 6, D. Lgs. n. 23/2015);
- Accordi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro (art. 26, co. 7, D. Lgs. n. 151/2015);
- Patti individuali di modifica delle mansioni (art. 2103, co. 6, c.c.);
- Clausole elastiche nei contratti part-time (art. 6, co. 6, D. Lgs. n. 81/2015);
- Clausole compromissorie per la risoluzione arbitrale (art. 31, co. 10-11, L. n. 183/2010);
- Tentativo obbligatorio di conciliazione per i contratti certificati (art. 80, D. Lgs. n. 276/2003);
- Accordi sulla liquidazione del TFR.
Procedura di Conciliazione Telematica
La conciliazione stragiudiziale telematica si sviluppa attraverso diverse fasi:
- Stipula dell’accordo preliminare tra le parti, per il quale i nostri consulenti possono fornire supporto nella stesura.
- Individuazione del conciliatore del lavoro e organizzazione dell’incontro a distanza, durante il quale il conciliatore:
- accerta l’identità delle parti;
- verifica la genuinità dell’accordo.
- Redazione e sottoscrizione del verbale di conciliazione:
- Durante l’incontro, il conciliatore redige il verbale di conciliazione e lo legge alle parti.
- Al termine, la Commissione universitaria invia il verbale ai soggetti coinvolti per la sottoscrizione, che avviene tramite una procedura certificata con firma elettronica avanzata (eIDAS), garantendone l’autenticità.
La conciliazione in sede protetta rappresenta uno strumento essenziale per risolvere controversie di lavoro e formalizzare accordi con i dipendenti. Grazie alla modalità telematica, datori di lavoro e lavoratori possono beneficiare di una procedura rapida, sicura ed efficace, con tempi e costi certi.