Con il decreto n. 170 del 20 novembre 2024, il Ministero del Lavoro è intervenuto per dare definitiva attuazione al Portale del sommerso.
Il Portale avrà lo scopo di agevolare il contrasto al lavoro irregolare in tutti i settori economici, con particolare attenzione a quelli maggiormente esposti a tale fenomeno, come il lavoro domestico e l’agricoltura.
Obiettivi e funzionalità del portale
L'idea del portale unico in realtà non è una novità in quanto era già stato previsto dall'art. 10 del D.Lgs. n. 124/2004, in un’ottica di misure volte alla “Razionalizzazione e coordinamento dell’attività ispettiva”.
L’art. 19 del Decreto Legge n. 36/2022, recante "Ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)", nel modificare l’art.10 del D.Lgs. n. 124/2004, introdusse il Portale nazionale del lavoro sommerso.
Il D.M. 6 aprile 2023 n. 57, aveva istituito il Comitato Nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso, con il compito di coordinare e monitorare l’attuazione delle misure contenute nel Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso e di vigilare sul rispetto della road map attuativa. Il Comitato è presieduto dal Ministro del lavoro o da un suo delegato e si compone dei rappresentanti di vari Ministeri oltre che degli enti e delle forze coinvolte: Arma dei Carabinieri, GdF, ISTAT, Banca d’Italia, Agenzia delle Entrate, Conferenza delle Regioni.
Con il D.M. n. 170/2024 prende il via la fase preliminare di attivazione del Portale del sommerso, il cui obiettivo sarà quello di agevolare il monitoraggio del fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale attraverso la creazione di un contenitore unico all’interno del quale far confluire le informazioni.
Si crea quindi un sistema basato sull’interoperabilità dei dati riguardanti le violazioni in materia di lavoro irregolare e di lavoro e legislazione sociale all’interno del Portale, affinché gli organi di controllo possano attuare le misure finalizzate a raggiungere gli obiettivi del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso.
Il Portale sarà alimentato con i dati risultanti all’attività ispettiva, periodicamente aggiornati. In particolare per quanto riguarda:
- dati identificativi del fascicolo;
- dati identificativi dell’ispezione;
- dati identificativi della richiesta d’intervento;
- dati relativi alla contestazione di violazioni in materia di lavoro e legislazione sociale;
- dati relativi alla contestazione di violazioni in materia di salute e sicurezza;
- dati relativi all’adozione del provvedimento di sospensione ai sensi dell’articolo 14 del D. Lgs. n. 81/2008;
- dati inerenti alle violazioni in materia contributiva;
- dati inerenti alle violazioni in materia assicurativa;
- dati inerenti alle violazioni in materia fiscale;
- dati inerenti alle violazioni di carattere penale e ai conseguenti provvedimenti giudiziari in materia di lavoro, di salute e sicurezza e legislazione sociale;
- dati inerenti alle diffide accertative di cui all’articolo 12 del D. Lgs. n. 124/2004;
- dati relativi alla comunicazione di regolarità.
I dati sono fruibili sia a livello analitico per singolo operatore economico che in forma aggregata a livello settoriale e provinciale per finalità analitiche e statistiche, secondo le previsioni del Piano nazionale per la lotta al lavoro sommerso. La fruizione avverrà nei limiti delle norme in materia di segreto istruttorio (art. 329 c.p.p.) e di segreto d’ufficio (art. 68, D.P.R. 600/1973 e art. 66, D.P.R. 633/1972).
L’art. 4 del decreto prevede stringenti misure in tema di trattamento dei dati personali. Le informazioni sensibili saranno accessibili solo a soggetti autorizzati e trattate con specifiche misure di tutela della privacy.
Collaborazioni e tempistiche di implementazione
Il D.M. n. 170/2024 prevede la stipula da parte dell’INL di protocolli di intesa con INPS, INAIL, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza per formalizzare le modalità di accesso al Portale.
Il Portale andrà a sostituire e ad integrare le banche dati esistenti attraverso le quali INL, INPS e INAIL condividono le risultanze degli accertamenti ispettivi. In esso confluiranno i verbali ispettivi e ogni altro provvedimento consequenziale all’attività di vigilanza, compresi i provvedimenti di sospensione, le diffide accertative e gli atti relativi agli eventuali contenziosi instaurati.
Entro il 30 maggio 2025, inoltre, si prevede l’interoperabilità tra il Portale e la Piattaforma INPS per la gestione delle azioni di compliance e per il contrasto al lavoro sommerso.
Proprio in tema di interoperabilità, l’Inps, con il Messaggio n. 3782 del 13/11/2024, ha comunicato l’operatività del progetto, finanziato dal PNRR, “Piattaforma di gestione delle azioni di compliance e di contrasto al lavoro sommerso”, finalizzato ad introdurre nuove e più avanzate forme di comunicazione tra l’INPS e i contribuenti, per semplificare gli adempimenti, stimolare l’assolvimento degli obblighi contributivi e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili.
Il Ministero del Lavoro, nel garantire un monitoraggio costante, nonché interventi di miglioramento dello strumento, a partire dal 15 gennaio 2025, riceverà mensilmente da Inps e Inail una relazione sulle attività svolte.