Albert Einstein diceva che in mezzo alle difficoltà si nascondono le opportunità. Ma come riuscire a vederle? Come farsi ispirare?
Potremmo domandarci cosa abbia a che fare l’antifragilità con un’azienda: in realtà l’impresa è organismo vivente, non è un algoritmo!
Sebbene non possiamo scegliere di evitare completamente l’incertezza, il modo in cui ci rapportiamo agli eventi può aiutarci a non esserne sopraffatti.
L’antifragilità, principio enunciato e descritto da Nassim Nicholas Taleb, indica l'attitudine di alcuni sistemi di modificarsi e migliorare di fronte a sollecitazioni, fattori di stress, volatilità, disordine.
Come possiamo dunque mettere in moto questa virtù/qualità in azienda? Come possiamo praticare il pensiero antifragile e coinvolgere le persone in questo modo di approcciare i problemi?
- Non condanniamo l’errore ma intendiamolo come “learning point” per apprendere la lezione e migliorarci nella ripartenza.
- Diamo fiducia alle persone e diamo loro modo di esercitare la creatività, l’intuito,
- Ripartiamo dalla relazione: non siamo soli! Adottiamo un approccio fondato sulla comunicazione diretta e trasparente
- Affidiamoci alle competenze consulenziali che possano supportare non solo l’analisi dei processi ma anche le nostre persone ad adottare un approccio antifragile ai problemi
Un progetto Eleva: Abbiamo realizzato un percorso di pillole di antifragilità per una società del ramo assicurativo, con strumenti pratici per aumentare la propria autoefficacia, la tolleranza del fallimento e l’ancoraggio ai propri punti di forza, velocizzare l’analisi degli errori per attivare la capacità di problem solving creativo, per affrontare momenti di crisi e di forte complessità aziendale.
- Proviamo strategie nuove, alternative, concorrenti e non limitiamoci a replicare gli approcci del passato
Un progetto Eleva: Per un’azienda del settore logistico con l’obiettivo di rendere i giovani patrimonio attivo nell’organizzazione, abbiamo accompagnato la direzione nella realizzazione di un progetto pilota che mettesse al centro i giovani e la loro forza innovatrice. Con la nostra felicitazione, i giovani hanno iniziato a pensare al tipo di azienda che immaginano di vivere nei prossimi anni e si sono sentiti coinvolti all’interno dei processi di cambiamento in atto. In ultimo, li abbiamo guidati fino a creare un laboratorio costante di idee e progetti.
- Promuoviamo la cultura della collaborazione e la contaminazione dei team interfunzionali.
- Infine, introduciamo volontariamente piccole dosi di antifragilità nella nostra quotidianità, potremmo iniziare a vedere intorno a noi opzioni che prima erano invisibili.
Non sempre le aziende sono inclini a sollecitare o apprezzano il punto di vista dei propri collaboratori. Quanto siamo disposti ad andare oltre al “si è sempre fatto così”?