Che cos’è la formazione finanziata?
La formazione finanziata è un’opportunità per le aziende, che possono finanziare i corsi di formazione per il personale e i progetti di formazione e sviluppo grazie all’adesione a uno dei fondi interprofessionali esistenti.
Con la Legge del 23 dicembre 2000 n.388 lo Stato italiano ha introdotto nell’ordinamento la possibilità di destinare una quota di contributi alla formazione dei lavoratori.
Formazione finanziata: cosa sono e come funzionano i fondi interprofessionali?
Nel 2003 la legge ha trovato attuazione con l’istituzione dei primi 10 Fondi Paritetici Interprofessionali: organismi di natura associativa, promossi dalle organizzazioni sindacali e finalizzati alla promozione di attività di formazione rivolte ai lavoratori.
Si tratta di organismi autonomi, vigilati dall’ANPAL e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ogni azienda può aderire a un Fondo Paritetico Interprofessionale, destinando lo 0,30% della retribuzione dei lavoratori all'INPS come "contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria".
I datori di lavoro hanno la possibilità, tramite l’INPS, di trasferire tale contributo a uno dei Fondi Paritetici Interprofessionali. L’INPS provvederà a finanziare i piani formativi delle aziende che hanno aderito in modo spontaneo, erogando finanziamenti per la Formazione continua. L’azienda non è tenuta a sostenere alcun onere aggiuntivo: il versamento della quota dello 0,30% è di fatto obbligatorio. Con la scelta di destinare la quota a un fondo interprofessionale l’azienda ha la garanzia del fatto che l’investimento versato ritornerà nelle casse aziendali, come contributo alle azioni formative per i dipendenti e per i dirigenti.
Aree di intervento della formazione finanziata: a chi sono rivolti?
Gli interventi di formazione finanziata sono indirizzati a tutti i dipendenti delle aziende per i quali l’azienda versa lo 0,30 della contribuzione INPS.
Possono accedere ai fondi formazione finanziata tutte le aziende italiane; ogni fondo è dedicato a un diverso settore o area, e l’impresa solitamente sceglie il fondo più adatto alle proprie esigenze.
Le aziende destinano per ogni lavoratore lo 0,30% della contribuzione INPS al fondo a cui sono iscritte, con un versamento mensile.
I corsi di formazione finanziata sono poi destinati a tutti i lavoratori per cui viene effettuato il versamento:
- lavoratori dipendenti (operai, impiegati, quadri);
- dirigenti (solitamente esistono fondi che gestiscono in modo specifico la formazione dei dirigenti);
- dal 2011 i progetti di formazione finanziata possono coinvolgere anche i lavoratori con contratti di apprendistato e a progetto.
Ecco tutte le categorie di lavoratori a cui sono destinati i fondi:
- lavoratori dipendenti del settore privato;
- dirigenti
- quadri
- impiegati
- operai
- apprendisti
- soci lavoratori delle cooperative;
- operai agricoli;
- lavoratori di imprese municipalizzate ed ex Aziende di Stato;
- personale artistico, teatrale e cinematografico, con rapporto di lavoro subordinato.
Non sono ammessi ai finanziamenti, invece:
- Lavoratori o soci retribuiti esclusivamente con partecipazione agli utili o al prodotto dell'azienda;
- dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni;
- sacerdoti e religiosi.
Come funziona la formazione finanziata?
In genere i Fondi interprofessionali funzionano in due modalità.
- Conto Azienda, o Conto Formazione. Si tratta delle risorse che mensilmente l’azienda accantona. È a disposizione dell’azienda, che a seconda delle sue esigenze può richiedere in qualsiasi momento la possibilità di usare questi accantonamenti per realizzare un Piano formativo aziendale (es. Conto aziendale Fondimpresa). I fondi accantonati hanno una scadenza biennale ogni mese di dicembre. Ad esempio, i versamenti del 2019 hanno come ultima scadenza il 31 dicembre 2020.
- Con il Conto Sistema le restanti risorse vengono messe a bando: ogni fondo pubblica degli avvisi, o bandi, con precise linee guida. Ogni azienda aderente, in modo autonomo o in rete con altre aziende, può presentare un piano formativo, che viene valutato dal fondo e finanziato se rispetta le caratteristiche richieste. Esistono sia avvisi generalisti, sia avvisi legati a temi specifi. Ad esempio nel 2020 l’Avviso Straordinario 5/2020 del fondo Fondir, riguardava la Riorganizzazione aziendale dopo l’emergenza sanitaria, e in particolare ha permesso alle aziende di attivare corsi formativi finanziati per i propri dirigenti, sul tema delle nuove competenze manageriali necessarie nello Smart Working obbligato a causa del Covid-19.
La gestione della formazione finanziata è particolarmente complessa, e richiede spesso l’assistenza di aziende esterne o Enti accreditati
Gli Enti attuatori sono agenzie formative accreditate presso un particolare fondo, che si occupano della progettazione, presentazione, organizzazione e rendicontazione dei piani formativi.
Accedere ai fondi di formazione finanziata: come si aderisce a un fondo interprofessionale?
L’impresa può aderire a un Fondo interprofessionale su base volontaria scegliendo il codice fondo sul Flusso Uniemens.
- Ogni azienda può scegliere liberamente a quale fondo destinare lo 0,30%;
- La scelta del fondo può essere revocata in qualsiasi momento, così come il passaggio da un fondo all’altro;
- L’azienda può scegliere di non aderire a nessun Fondo. In questo caso lo 0,30% viene destinato all’INPS. Dunque, l’azienda lo perde e non potrà riutilizzarlo sotto forma di aiuti alla Formazione.
In particolare i datori di lavoro dovranno utilizzare il Modello di Denuncia contributiva del flusso UNIEMENS (come previsto dalla Circolare Inps n. 107 del 1 ottobre 2009) secondo la seguente procedura:
- Accedere all’UNIEMENS, nella sezione Gestione Denuncia Aziendale, selezionare l’anno e il mese di contribuzione, il nome e la matricola Inps dell’Azienda;
- Indicare nella sezione Fondi Interprofessionali, il codice del Fondo prescelto ed il numero dei lavoratori dipendenti (operai, impiegati, quadri, dirigenti) interessati all’obbligo contributivo.
Se un’impresa possiede più matricole Inps l’adesione va effettuata per ogni diversa ragione sociale.
Come si finanzia un corso di formazione?
Una volta effettuata l’iscrizione a un fondo interprofessionale, la procedura per il finanziamento di un corso di formazione prevede quattro step:
- La presentazione di un piano formativo aziendale (Conto Azienda o Conto Formazione), oppure la partecipazione a un bando o avviso a fondo perduto (Conto sistema). Il piano presentato deve rispettare le linee guida del fondo, in termini di contenuti - nel caso di avvisi legati a temi specifici - e caratteristiche tecniche.
- L’approvazione del piano da parte del fondo, che ne valuta l’aderenza alle linee guida. I finanziamenti sono stanziati sulla base del numero di dipendenti e dirigenti, e danno diritto a un monte-ore su cui è possibile erogare la formazione.
- L’erogazione delle attività formative, che deve rispettare il piano presentato, in termini di contenuti, calendario, partecipanti. Ogni variazione (ad esempio lo spostamento di una data o la sostituzione di un trainer) deve essere comunicato tempestivamente al fondo erogatore. Tutte le attività sono soggette a verifiche ispettive: gli Ispettori del fondo possono controllare l’effettivo svolgimento dell’aula, la corretta compilazione dei registri d’aula, con le presenze. Nel caso di formazione a distanza, gli ispettori del fondo devono ricevere tempestivamente tutti i link per accedere alle sessioni di formazione online.
- La rendicontazione del piano formativo: tutti i registri e la documentazione richiesta devono essere consegnati al fondo, che ne verifica la correttezza e provvede alla restituzione degli importi spesi.
Gestione dei progetti di formazione finanziata: il supporto di Eleva e Zeta Service
Eleva può supportare le aziende nelle diverse fasi per ottenere finanziamenti e fondi per la formazione del personale: dalla progettazione dei contenuti alla presentazione, monitoraggio, tutoraggio e rendicontazione finale.
Dal punto di vista tecnico della gestione del Fondo per la formazione del personale, Zeta Service può essere di supporto alle aziende per:
- verificare l'adesione dell’azienda a un fondo;
- calcolare la quota di versamento dell’azienda;
- calcolare la disponibilità del conto formazione e quindi del valore finanziabile;
- cambiare fondo: l’adesione è libera e volontaria e può essere revocata, se l’azienda ritiene che un altro fondo possa rispondere meglio alle proprie esigenze;
- partecipare a un bando o avviso di conto sistema;
- presentare un piano formativo.
Per quanto riguarda il piano formativo, Eleva - la business unit di Zeta Service dedicata alla valorizzazione delle persone nelle organizzazioni aziendali, con certificazione ea37 e certificazione specifica per interventi di coaching - può supportare l’azienda durante l’intero percorso:
- L’analisi del fabbisogno formativo, portato avanti da uno dei nostri consulenti insieme al responsabile HR
- La macro progettazione del progetto da presentare al fondo
- La costruzione nel dettaglio dei contenuti formativi
- L’implementazione delle attività formative
- La valutazione dell’efficacia delle stesse
- Il coordinamento del progetto
L’approccio di Eleva è consulenziale, partiamo dai bisogni dell’azienda per costruire interventi che siano specifici, mirati ed efficaci.
Fondi per la formazione finanziata in Italia: l’elenco completo
I Fondi Interprofessionali si dividono in due grandi categorie: i fondi per impiegati, quadri e operai, e i fondi interprofessionali per i dirigenti.
I Fondi Interprofessionali per impiegati, quadri, operai più conosciuti ed utilizzati in Italia sono:
- Fondi Fondimpresa, Fondo per la formazione continua dei dipendenti delle aziende aderenti al Fondo che operano nel settore industria.
- For.te, Fondo per la formazione continua dei dipendenti delle aziende aderenti al Fondo che operano nel settore terziario.
Altri Fondi Interprofessionali in Italia sono:
- Fon.Coop, Fondo per la formazione continua dei dipendenti delle aziende aderenti al Fondo che operano nelle imprese cooperative
- Fonservizi, Fondo per la formazione continua dei dipendenti delle aziende aderenti al Fondo che operano nel settore dei servizi pubblici industriali
- FBA, per la formazione continua dei dipendenti delle imprese operanti nei settori del Credito e delle Assicurazioni ad esso aderenti.
- Foragri, Fondo per la formazione continua dei dipendenti delle aziende aderenti al Fondo che operano nel settore agricoltura
- Fapi, Fondo per la formazione continua dei dipendenti delle aziende aderenti al Fondo che operano nelle piccole e medie imprese
- Fondartigianato, Fondo per la formazione continua dei dipendenti delle aziende aderenti al Fondo che operano nel settore dell’artigianato.
- FON.TER – Fondo per la formazione continua dei lavoratori dipendenti nelle imprese del settore terziario: comparti turismo e distribuzione servizi.
- FonARcom, finanzia la Formazione Continua dei lavoratori e dei dirigenti delle imprese, costituito da CIFA e CONFSAL.
Per quanto ogni fondo abbia delle parti sociali datoriali costituenti, l’adesione al fondo non è rigida. Possiamo trovare aziende dell’area Commercio iscritte a Fondimpresa e viceversa, aziende dell’area manifatturiera iscritte a For.TE. L’impresa solitamente sceglie il fondo più adatto alle proprie esigenze.
Fondi interprofessionali per la formazione finanziata dei dirigenti: quali scegliere?
Esistono Fondi Interprofessionali dedicati esclusivamente alla formazione dei dirigenti. Di seguito la lista dei fondi interprofessionali per i dirigenti in Italia:
- Fondirigenti – Fondo per la formazione dei dirigenti nelle imprese industriali, è il fondo dei dirigenti delle aziende aderenti a Confindustria
- FONDIR. – Fondo per la formazione continua dei dirigenti del terziario, è il Fondo dei dirigenti delle aziende aderenti a Confcommercio, ad Ania, all’ABI, etc.
- Fondo Dirigenti PMI – Fondo per la formazione professionale continua dei dirigenti delle piccole e medie imprese industriali.
Di questi, Fondirigenti e FONDIR sono i fondi interprofessionali dedicati ai dirigenti più utilizzati.
Vantaggi e opportunità della formazione finanziata: perché sceglierla?
La formazione continua dei collaboratori è un asset strategico per ogni azienda che vuole rimanere competitiva in un mercato del lavoro sempre più complesso e dinamico.
Tramite il finanziamento ottenuto grazie ai Fondi Interprofessionali, l’azienda può finanziare qualsiasi tipologia di attività di formazione e di sviluppo rivolta ai dipendenti e/o ai dirigenti:
- percorsi formativi tradizionali e interventi di formazione e sviluppo costruiti ad hoc a partire dai bisogni dell’azienda;
- percorsi di coaching e team coaching;
- percorsi di mentoring;
- percorsi di training on the job;
- interventi di valutazione delle performance, delle competenze e del potenziale;
- interventi di supporto allo smart working.
Per tutte queste attività, le spese che possono essere finanziate riguardano:
- la progettazione dei corsi formativi;
- il coordinamento e la gestione dei calendari e delle attività di monitoraggio;
- la docenza e tutte le attività formative di trainer e coach;
- le strumentazioni dedicate alla formazione (come ad esempio materiali d’aula);
- il tutoraggio.
Attraverso lo strumento della formazione finanziata, la formazione diventa un investimento e non un costo.
Le aziende infatti possono fare formazione gratuita ai dipendenti, rientrando dell’investimento economico. Aderire a un Fondo Interprofessionale comporta quindi numerosi vantaggi:
- soddisfare le proprie esigenze di formazione continua;
- costruire ed erogare gratuitamente attività e percorsi formativi adeguati ai bisogni dei dipendenti e alle esigenze dell’impresa;
- accrescere la competitività dell’impresa;
- ridurre i costi aziendali sostenuti per la formazione rientrando dell’investimento economico;
- avere a disposizione contributi integrativi ai budget aziendali;
- consolidare la capacità dell’azienda di trovare nuovi sbocchi nel mercato, grazie all’aumento di know-how conseguente alla valorizzazione professionale dei dipendenti.
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