Gli anni appena trascorsi hanno posto numerose sfide al mondo del lavoro, richiedendo un grande sforzo per adattarsi in tempi brevi a uno stato emergenziale.
Adesso che il momento critico è stato superato e si procede verso un lento ritorno alla normalità, è giunto il momento di fare il punto della situazione e comprendere come la gestione delle risorse umane è mutata – così come il modo di lavorare – e quali sono le sfide del futuro.
Sono infatti sorte nuove esigenze in seguito all’adozione per necessità della formula dello smart working, sia sul fronte delle aziende che dei dipendenti, e le funzioni HR devono affrontare questo 2022 con nuovi strumenti e nuove iniziative che consentano - ad esempio - l’upskilling dei collaboratori e il miglioramento della retention.
Quali cambiamenti ha comportato lavorare in smart working?
La sempre maggiore diffusione dello Smart Working ha comportato l’emergere di una serie di evidenze nel mondo della forza lavoro che le funzioni HR aziendali non possono non considerare. Le più importanti sono:
- Riduzione dell’engagement – Il 2021 ha visto un’impennata delle dimissioni volontarie che ha coinvolto anche l’Italia e ha riguardato in modo trasversale tutti i comparti. Da questo fenomeno si può dedurre un drastico calo del senso di appartenenza verso l’azienda e una scarsa soddisfazione rispetto al proprio lavoro (da dati del PoliMi in Italia solo il 7% dei lavoratori si dice pienamente appagato).
- Cambiamento delle priorità – I lavoratori hanno rivisto le loro priorità.
- Carenza di cultura e competenze digitali – sono emerse in modo più chiaro le lacune in ambito digitale, anche di base, che coinvolgono il mondo del lavoro in Italia. Si tratta di un gap che pone il nostro paese al terzultimo posto per quanto riguarda le digital skill rispetto agli altri paesi europei e che deve essere colmato (Fonte: indice Desi 2021).
- Esigenza di nuovi modelli di leadership – lavorare in smart working ha comportato anche per i manager dover rivedere i propri modelli di leadership, alla luce della distanza fisica e dell’impossibilità di incontrarsi per creare quel senso di team e di appartenenza che scaturisce dal confronto personale. Questa esigenza ha portato al passaggio da un modello di leadership basato sul controllo, ad uno fondato sulla fiducia reciproca.
Questi mutamenti necessitano di nuovi strumenti e nuovi approcci definiti new normal, la cui individuazione è compito delle risorse umane.
Come gestire il new normal: lavoro ibrido e formazione del personale
I trend che vedranno coinvolte le funzioni HR nel 2022 sono connessi strettamente con quanto emerso nel paragrafo precedente e andranno a definire le basi di quello che sarà il new normal del mondo del lavoro. In particolare sarà fondamentale:
- Definire una Employee Value Proposition che aumenti il senso di appartenenza dei collaboratori nei confronti dell’azienda. Non è infatti sufficiente adottare la formula dello smart working o del lavoro ibrido per assicurarsi la retention delle persone.
- Rendere più flessibili organizzazione e processi. Le persone sempre più si aspettano opzioni di lavoro flessibili, riconoscimento dei traguardi con bonus e incentivi e il coinvolgimento in attività aziendali in linea con le proprie aspirazioni.
- Puntare alla formazione continua e allo sviluppo dei talenti. L’esperienza della pandemia ha fatto comprendere anche l’importanza di un piano di formazione continuo e di sviluppo del personale che prenda in considerazione le lacune presenti e le aspirazioni personali dei talenti. Per valorizzare le competenze e l’individualità di ogni persona, saranno sempre più preziosi un approccio di continuous learning e iniziative di coaching individuale per la personalizzazione dei percorsi formativi e di crescita, soprattutto per i profili manageriali.
- Promuovere la collaborazione nell’era del lavoro ibrido. Questo può essere fatto dando un nuovo senso al lavoro in presenza, come momento di incontro e confronto alla pari, e mettendo in campo tecnologie idonee che permettano ai manager di coordinare e migliorare i flussi di lavoro durante i momenti in remoto.
Il ruolo cruciale delle risorse umane in azienda per vincere le sfide del futuro
La velocità e la portata dei cambiamenti in atto richiedono un indubbio lavoro di ripensamento dei modelli del passato, compito assai arduo e in capo alla funzione delle risorse umane.
Le funzioni HR non possono trascurare i cambiamenti in atto poiché questo comporterebbe per l’azienda restare indietro e non cogliere un'importante occasione di sviluppo e soprattutto non essere più competitivi nel mondo del lavoro del 2022.
Ecco allora che potrebbe essere strategico affidarsi a un partner esterno come Zeta Service Eleva, specializzato nella gestione in outsourcing delle risorse umane, per rivedere processi e attività interne alla luce delle nuove sfide con la possibilità di confrontarsi con case histories di successo osservate in altre realtà.