Possedere un lavoro dignitoso, adeguatamente remunerato, sicuro e rispondente alle proprie inclinazioni e competenze è un aspetto che contribuisce in modo decisivo al benessere delle persone, così come un corretto bilanciamento tra vita e lavoro (work-life balance).
Tuttavia, avere un'occupazione di qualità non è sufficiente: è fondamentale sentirsi integrati e parte del gruppo in cui ci troviamo, al fine di poterci esprimere al meglio.
Serenità sul posto di lavoro: l'importanza dell’inclusione e della valorizzazione dei genitori
Se da un lato la mancata conciliazione vita-lavoro incide negativamente sul nostro benessere, specialmente se si hanno anche compiti genitoriali, la percezione di essere "tagliati fuori" può essere altrettanto fonte di stress.
In numerose realtà, i neo-genitori percepiscono un cambiamento di atteggiamento da parte dei propri colleghi o addirittura dall'organizzazione stessa:
- Si sentono messi all’angolo senza poter esprimere il proprio potenziale (“ha due figli a cui pensare, non la coinvolgo in questo progetto impegnativo!”),
- Si sentono inadeguati (“non posso mai andare alle riunioni con le maestre di mio figlio, penseranno che il padre non si interessi di lui!”)
- Si sentono invisibili (“davvero non sai che usciamo tutti a pranzo? Ne abbiamo parlato ieri alla macchinetta del caffè, se venissi più spesso…”),
- Si sentono esclusi (“l’aperitivo aziendale è organizzato alle 16.30!”)
Un contesto che sostiene e permette di vivere in maniera serena la genitorialità è un contesto in cui i genitori non smettono di portare valore nelle relazioni e nell’azienda.
Numerosi gli studi e ricerche dimostrano i vantaggi che derivano da un ambiente di lavoro sereno, sia nell’incrementare i livelli di motivazione dei collaboratori, sia per la loro soddisfazione derivante dal raggiungimento degli obiettivi aziendali.
Work-Life Balance dei genitori: una prospettiva personale e variabile
Bilanciare la dimensione "personale" e "professionale" dei genitori non significa per forza suddividere in ugual misura le ore da dedicare all'una e all'altra attività. Va riconosciuto che ogni persona, a seconda dell'età, della storia personale e delle esigenze specifiche di un dato momento, avrà un equilibrio che reputa corretto e che non vale obbligatoriamente per tutti i genitori dell'azienda.
Programmi e benefit aziendali per sostenere la genitorialità
L’azienda, nel supportare il pieno coinvolgimento e benessere dei genitori ha a disposizione numerose opzioni.
- L’orario flessibile, che dà la possibilità di variare l’orario di inizio e di fine delle attività lavorative;
- La banca delle ore: una specie di “conto virtuale” dove depositare ore lavorative extra per poterle poi recuperare nei momenti di bisogno;
- Contratti di part-time orizzontale o verticale, con modalità concordate in base alle esigenze individuali;
- Congedo parentale, considerato uno degli strumenti più importanti, prevede la possibilità per uno o entrambi i genitori di astenersi dall'attività lavorativa per un determinato periodo di tempo. Le aziende possono scegliere di estenderlo, ad esempio per incrementare i giorni di congedo di paternità al fine di riequilibrare il carico di cura tra i generi.
- Smart-working: un modo di percepire e vivere il lavoro senza vincoli spaziali e temporali, con la sola richiesta di raggiungere gli obiettivi aziendali.
- Welfare aziendale: offrire servizi di consulenza, spazi di ascolto e confronto, borse di studio, asili nido aziendali, supporto psicologico.
- Formazione: non smettere di investire sui genitori e sulla loro crescita professionale, ad esempio con programmi che creino consapevolezza sulle nuove competenze acquisite durante la genitorialità o nella vita privata.
Per promuovere la piena inclusione della genitorialità/dei genitori in azienda affidati ad Eleva e costruisci insieme a noi una strategia che garantisca un ambiente di lavoro sereno e collaborativo, secondo le esigenze della tua realtà.