Chi è il Leader Facilitatore?
Uno dei temi più sentiti in ogni organizzazione è quello della leadership: come società di consulenza sappiamo che per aziende di qualsiasi settore e dimensione non esiste tema altrettanto trasversale, delicato, indispensabile per la crescita.
Nel corso degli anni sono stati costruiti – e ampiamente dibattuti – diversi modelli sulle competenze necessarie ai leader. Oggi i modelli classici continuano a funzionare, ma non bastano più: dobbiamo fare dei passi avanti, e aggiungere nuove competenze – o dare un nuovo nome e un peso maggiore a comportamenti che avevamo già iniziato a mettere in campo.
Elementi come la relazione, l’ascolto, e la valorizzazione del talento di ciascuno sono le chiavi per mettere sé stessi e gli altri nelle migliori condizioni possibili per lavorare.
Per questo nei nostri percorsi formativi proponiamo spesso, tra le competenze per la Leadership, la Facilitazione.
Ma cosa significa concretamente praticare la facilitazione in azienda?
Un Facilitatore è colui che, nel proprio team, cura i processi comunicativi, promuove la comprensione reciproca e la partecipazione di tutti.
Accanto alle competenze “classiche” della leadership (prendere decisioni, gestire una squadra, assegnare gli obiettivi, dare feedback…), la facilitazione è una capacità sempre più necessaria per poter migliorare le performance dei singoli e dei team, favorendo la collaborazione.
Il leader facilitatore è colui che si mette al servizio del team e ne comprende i bisogni, i talenti, la cultura e le aspirazioni, con l'abilità di combinare tutte queste componenti a vantaggio del gruppo.
Nei percorsi formativi dedicati al leader facilitatore accompagniamo i manager nello sviluppo di competenze volte a:
- agevolare i processi di ideazione, progettazione ed esecuzione dei progetti attraverso le risorse del gruppo, le dinamiche relazionali, la comunicazione tra le persone;
- favorire l’unione tra i diversi attori coinvolti, far emergere e valorizzare i diversi talenti e i diversi contributi;
- creare procedure aperte e inclusive per il lavoro di gruppo, costruendo sinergie ed evitando di favorire schieramenti o di esprimere preferenze;
- gestire i momenti di empasse e di negatività, trasformandoli in opportunità;
- ascoltare le idee e le prospettive del proprio team ed essere in grado di riassumerle, analizzarle e parafrasarle;
- stimolare i membri del team a prendere in considerazione varie possibilità e strategie creative;
- condurre il team a trovare il proprio modo di innovare (es. pensiero creativo e il brainstorming);
- incoraggiare e accompagnare le critiche costruttive con rinforzi positivi;
- gestire i conflitti mediando in chiave positiva eventuali scontri per trasformali in occasioni di miglioramento e apprendimento collettivo.
Punti cardine di questo sistema sono la fiducia e il riconoscimento reciproco. Esercitare e mettere in moto tutte queste capacità si riflette nella felicità, nella produttività e nel successo del team.
Per Eleva sviluppare la facilitazione come competenza manageriale significa aiutare le persone a ri-leggere le proprie competenze ed esperienze alla luce del nuovo contesto, attraverso momenti di confronto tra pari e sperimentazione creativa – che si tratti di classiche aule (in presenza o online), training on the job, Coaching Circle o metodologie di Action Learning che favoriscano la riflessione su casi reali.
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